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Una parola per te!

Lo sviluppo linguistico in età prescolare
Come comunica il/la mio/a bambino/a?
Il linguaggio è un insieme di suoni, simboli, parole e gesti attraverso cui si attiva il processo comunicativo, potremmo definirlo un sistema in cui l’informazione che viaggia dal mittente al destinatario è codificata in modo simbolico. Nonostante lo sviluppo del linguaggio sia caratterizzato da un’enorme variabilità interindividuale esistono delle tappe universali che sono indipendenti dalla lingua che si sta imparando.

Le traiettorie di sviluppo linguistico sono infatti influenzate da fattori genetici, ossia le variabili che vengono trasmesse di genitore in figlio, e ambientali, ossia i fattori relativi alle esperienze individuali, sociali e contestuali.
Nei primi anni di vita i/le bambini/e vivono e compiono diverse “tappe” evolutive che conducono all’acquisizione graduale dell’uso della parola.

Un/a bambino/a si muove, compie gesti e parla, queste azioni sono diverse fra loro?
Quando i/le nostri/e bambini/e parlano compiono delle vere e proprio azioni, che potremmo definire “azioni linguistiche “che non sono molto diverse dalle azioni motorie o gestuali. Ad esempio se un/a bambino/a dice alla sua mamma “ho fame” comunica lo stesso bisogno di quando da piccolino/a piangendo comunicava che era il tempo della pappa.
Il linguaggio verbale non è l’unica forma di comunicazione, ma anzi vi sono molteplici modalità comunicative: non verbale, espressivo facciale, prossemica, contatto visivo ecc.
Il linguaggio in modo particolare ha diverse funzioni tra cui:
- la funzione conoscitiva che consente l’acquisizione di conoscenze senza che ci sia un’esperienza diretta;

- la funzione simbolica ovvero la capacità di utilizzare simboli e quindi di associare un segno o un suono a concetti e oggetti della realtà. L’importanza di questa funzione risiede non tanto nell’apprendimento delle parole ma nella capacità di riportare ogni singola parola alla comprensione di ciò che la parola rappresenta.

- la funzione comunicativa ovvero la possibilità di comunicare con gli altri.

Come posso aiutare il/la mio/a bambino/a a parlare?

La variabilità interindividuale nello sviluppo del linguaggio coinvolge i tempi e le modalità relative alle strategie di acquisizione e apprendimento. Quando parliamo di sviluppo del linguaggio dobbiamo quindi sempre considerare il contesto affettivo, relazionale e ambientale. Ogni bambino/a impara a parlare attraverso le proprie modalità e i propri tempi e gli adulti di riferimento hanno un importante impatto nel determinare gli aspetti quantitativi e qualitativi dello sviluppo linguistico.
Per promuovere lo sviluppo linguistico in età prescolare è importante che gli adulti offrano il più possibile occasioni di esposizione al linguaggio e siano di sostegno al suo sviluppo tenendo conto anche dei diversi sottolivelli in cui si esplicita:

- fonetico-fonologico: i suoni del linguaggio
- semantico - sintattico: le parole e i significati
- morfosintattico: frasi e grammatica
- pragmatico: funzione comunicativa


E se non parla? E se parla troppo?
Gran parte delle regole linguistiche vengono apprese entro i 4-5 anni e i/le bambini/e in questa età dovrebbero parlare quasi come gli adulti.
L’acquisizione delle competenze linguistiche non si conclude però nei primi anni di vita ma anzi è un processo dinamico e continuativo che è importante stimolare e sostenere.
Molte volte i genitori confrontano il linguaggio dei/delle propri/e figli/e con quello dei/delle coetanei/e, molte volte questo confronto si traduce in preoccupazione e apprensione eccessiva che possono essere percepite dai/dalle bambini/e a tal punto da andare ad influenzare le loro modalità comunicative. Quando si parla di linguaggio si tende spesso a pensare che sia regolato totalmente da fattori interni, biologici, ma di fatto sono molteplici le variabili che ne influenzano lo sviluppo!
I genitori possono percepire e osservare se vi sono delle difficoltà nella comunicazione e questo è fondamentale perchè queste difficoltà potrebbero essere uno stadio transitorio nello sviluppo del/della bambino/a oppure la manifestazione di una difficoltà che richiede attenzione e valutazione clinica.

Tutti/e i/le bambini/e hanno qualcosa di importante da dire, impariamo ad ascoltare rispettando i loro tempi e tenendo conto della variabilità individuale, ma se vi sono difficoltà nella comprensione o nella produzione del linguaggio e in generale nella comunicazione è bene affidarsi e chiedere il parere di professionisti del settore.
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