Tra mito e leggenda la vera storia di un evento astronomico magico
Il cielo è una questione di prospettiva.
Il nostro cielo, lo spettacolo che avviene sopra di noi ogni giorno e ogni notte, e come appare, dipende dal posto occupato dalla Terra nel cosmo: un minuscolo puntino immerso tra altri pianeti che ruotano intorno ad una “piccola” stella, all’estremità di un braccio della nostra galassia, che vortica insieme ad altri milioni e milioni di pianeti e di stelle, in mezzo ad altri milioni e milioni di galassie, nello spazio infinito che è il nostro Universo.
A noi è riservata una piccolissima frazione di cielo sopra le nostre teste. Così piccola eppure ricca di storie, di racconti, di leggende. Una di queste riguarda le stelle cadenti.
Le stelle cadenti: storia e spiegazione
La storia delle stelle cadenti è un affascinante viaggio nel mondo della scienza tra errori, vecchie credenze, scoperte incredibili e misteri ancora da risolvere.
Si chiamano così ma non sono stelle (per nostra fortuna)! Ai nostri occhi la scia luminosa sembra l’effetto degli astri luminosi in caduta libera della volta notturna, ma sono quanto di più distante dall’essere una stella.
Il nome appropriato per le stelle cadenti è quello di meteore: frammenti di polvere e roccia molto piccoli, a volte delle dimensioni di un granello di sabbia, che entrando nell’atmosfera terrestre ad altissima velocità si scaldano a causa dell’attrito dell’aria fino a sgretolarsi, rilasciando in questo breve processo una meravigliosa scia luminosa. Alcune di queste rocce più grandi delle altre riescono ad arrivare a terra senza disintegrarsi del tutto, prendendo il nome di meteoriti!
L’aspetto più interessante delle stelle cadenti è la loro provenienza: in genere sono residui di asteroidi (piccoli corpi rocciosi vaganti nello spazio) o di comete (asteroidi composti in prevalenza da ghiaccio) che durante il loro viaggio spaziale rilasciano questi piccoli frammenti.
Le Lacrime di San Lorenzo
Non ce ne accorgiamo ma ogni giorno cadono meteore nella nostra atmosfera! In alcuni periodi dell’anno tuttavia questo fenomeno è molto più marcato. È il caso delle Perseidi, uno sciame di meteore a noi noto come le Lacrime di San Lorenzo, tradizionalmente legato alla notte del 10 agosto. Le Perseidi (il cui nome deriva dalla costellazione di Perseo in cui, per un effetto di prospettiva, le vediamo arrivare) sono uno sciame meteorico provocato dal passaggio di una cometa chiamata Swift-Tuttle, dal nome di due astronomi statunitensi. Questa cometa percorre un tragitto periodico ovvero passa vicino alla Terra in modo ciclico. Il suo ultimo passaggio vicino al nostro pianeta risale al 1992 e il prossimo è previsto per il 2126.
Se la cometa ora è distante e non possiamo vederla come facciamo ad osservare le sue polveri cadere sulla Terra ogni agosto?
Sembra incredibile ma in realtà non è la cometa che “lancia” verso di noi i suoi detriti, ma siamo noi che andiamo loro incontro! Infatti ogni anno la Terra percorre lo stesso tragitto intorno al Sole, ed ogni anno nel mese di agosto passiamo nella scia di detriti che la cometa ha lasciato in ogni suo passaggio!
Per anni questo fenomeno di meteore è stato associato ad eventi infausti e negativi, sventure e disgrazie. Le lacrime rappresentano proprio il dolore del martirio del santo; per i persiani e per gli indiani demoni che scendevano in terra per generare caos, per i greci l’incidente occorso al figlio di Apollo. Eventi negativi dettati soprattutto dalla mancanza di conoscenza su questo meraviglioso evento astronomico. Ciò può insegnarci molto: le meteore sono come ricordi, una traccia, memoria di qualcosa che è passato ma che può ancora dirci molto. E soprattutto che non dobbiamo avere timore di ciò che non conosciamo, di qualcosa a noi estraneo.
Esprimiamo un desiderio!
Per tutto agosto, in particolare nella notte tra l’11 e il 12, andate in un posto poco illuminato con i vostri amici e con i vostri bambini. Insieme godetevi questa magia visibile dal nostro piccolo cielo. Insieme fate quello che oggi le stelle cadenti rappresentano per noi: sognate o, se preferite, desiderate!