Insegnare ai bambini il valore di una promessa
Quante volte ti è capitato di promettere qualcosa a qualcuno? Sicuramente più di una! Come genitori è davvero molto semplice trovarsi in situazioni in cui esprimere promesse. Agli adulti possono apparire frasi banali, non così rilevanti ma in realtà il detto “ogni promessa è debito” non mente! Se prometto, mantengo! I bambini si fidano!
Agli occhi del/la bambino/a, o per meglio dire alle sue orecchie, le parole di mamma o papà sono davvero importanti: se lo dicono loro significa che è assolutamente vero!
Il/La bambino/a per natura si fida dell’adulto con tutto se stesso; i genitori sono grandi idoli da imitare, le loro parole sono le più vere che esistano.
La fiducia verso il genitore nasce naturalmente dalla relazione familiare ma col tempo è necessario alimentarla nella sua purezza, senza inganni!
Il/La bambino/a per natura si fida dell’adulto con tutto se stesso; i genitori sono grandi idoli da imitare, le loro parole sono le più vere che esistano.
La fiducia verso il genitore nasce naturalmente dalla relazione familiare ma col tempo è necessario alimentarla nella sua purezza, senza inganni!
Ai/Alle bambini/e non servono “bugie bianche” o modifiche della realtà, quello che conta è ciò che accade: più le nostre parole si avvicinano al racconto della realtà, più regaleremo ai/alle nostri/e figli/e una visione chiara e concreta del mondo che li/e circonda.
La promessa deve sempre riguardare la sfera del reale, quella che concerne il possibile: un adulto che promette qualcosa che non potrà realizzarsi, sminuisce sul nascere la promessa stessa che diventa semplicemente una manciata di parole.
Comunicare e fidarsi
Quando scegliamo di comunicare al/la bambino/a qualcosa di davvero importante, quando sigilliamo un “patto” con lui/lei, quando non possiamo permetterci che le nostre parole vengano dimenticate o semplicemente quando desideriamo relazionarci nel modo più efficace possibile, possiamo:
La promessa deve sempre riguardare la sfera del reale, quella che concerne il possibile: un adulto che promette qualcosa che non potrà realizzarsi, sminuisce sul nascere la promessa stessa che diventa semplicemente una manciata di parole.
Comunicare e fidarsi
Quando scegliamo di comunicare al/la bambino/a qualcosa di davvero importante, quando sigilliamo un “patto” con lui/lei, quando non possiamo permetterci che le nostre parole vengano dimenticate o semplicemente quando desideriamo relazionarci nel modo più efficace possibile, possiamo:
- Abbassarci all’altezza del bambino, per dire con il nostro corpo che siamo lì per lui/lei;
- Cercare un contatto visivo, per comunicare l’importanza di quanto stiamo per dire;
- Utilizzare un tono calmo e serio, per affermare le nostre scelte;
- Scegliere un gesto simbolico (come per esempio intrecciare i mignoli) per sigillare “il patto” o assicurarci che il/la bambino/a rispetterà quanto richiesto.
Ed è proprio in questa “bolla” di sicurezza che cresce la sensazione di sentirsi capaci, di poter fare da sé, di conoscere il funzionamento del mondo.
La fiducia che il/la bambino/a ripone nel genitore è innata, profonda e intima ed è chiaro che l’adulto qui abbia un compito essenziale: dare l’esempio.
La promessa è davvero un collante che unisce e rende indissolubile.
La promessa è davvero un collante che unisce e rende indissolubile.
Nelle parole “te lo prometto” c’è anche “farò di tutto perché sia così”: credere in questo ci rende invincibili agli occhi dei/lle nostri/e figli/e che, a prescindere dal risultato, impareranno a poter contare su di noi sempre, come una squadra! Comunicare con fermezza e dolcezza ciò che possiamo e desideriamo fare per il/la nostro/a bambino/a è un modo con cui ci sintonizziamo e creiamo un’interazione unica e speciale.
La promessa: quando è bene evitarla?
È fondamentale che le parole dette siano anche mantenute: quanto descritto dai termini della promessa deve essere sempre reale e fattibile.
Meglio evitare frasi e situazioni di cui non abbiamo il totale controllo, come ad esempio “oggi piove e siamo annoiati ma ti prometto che domani ci sarà il sole”; evita anche affermazioni quali “ti prometto che stasera tornerò presto dal lavoro” se non sai come proseguirà la tua giornata. Piuttosto puoi dire “ce la metterò tutta per tornare presto!”
Ricordiamoci che fino ai 6 anni circa il/la bambino/a fatica a diversificare ciò che è realtà concreta dai pensieri immaginari; quel che viaggia nella sua mente non è sempre ben distinto da quanto accade nell’effettivo.
Inoltre il/la bambino/a piccolo/a non ha una percezione così nitida di ciò che potrebbe essere ad esempio uno scherzo dell’adulto.
Ed è proprio per questo che risulta sempre importante un riferimento al reale.
La promessa non dovrebbe essere interposta ad un premio o una punizione (“se non mi ascolti, stasera niente cartoni”), quelli sono strumenti educativi efficaci solo nel breve termine perché spostano il focus dell’azione sull’oggetto del desiderio e non permettono al bambino di riflettere sulle motivazioni che smuovono un dato comportamento.
La promessa non dovrebbe essere interposta ad un premio o una punizione (“se non mi ascolti, stasera niente cartoni”), quelli sono strumenti educativi efficaci solo nel breve termine perché spostano il focus dell’azione sull’oggetto del desiderio e non permettono al bambino di riflettere sulle motivazioni che smuovono un dato comportamento.
Promettere per ottenere le azioni che ci aspettiamo o che desideriamo non aggiunge valore a questo atto, anzi alimenta nel/la bambino/a l’idea che, per ogni iniziativa ben vista dall’adulto, ci sia una ricompensa in grado di soddisfare i propri desideri; ecco che la promessa diventa un distrattore e non l’occasione per rafforzare il legame genitore-figlio/a.
Evitiamo di sigillare una promessa quando non sappiamo quanto tempo passerà prima di poterla mantenere: il/la bambino/a non ha il senso del tempo così scandito e fatica a pazientare nel lungo periodo. Accorciamo il più possibile i tempi per una maggior efficacia e serenità sia nostra che dei/lle piccoli/e.
E se non mantengo una promessa?
Può succedere e non dev’essere un dramma, per cause di forza maggiore potremmo non rispettare la parola data o, seppur con in gioco tutte le nostre energie, potremmo fare un buco nell’acqua. L’adulto non è infallibile e questo è un dato di fatto importante che il/la bambino/a deve prima o poi riconoscere e imparare.
Quello che potrebbe succedere nel/la bambino/a di fronte ad una promessa infranta è il crescere di delusione, frustrazione e probabilmente anche rabbia. Non allarmiamoci. Sono emozioni e sentimenti interni alla sua persona e come tali sempre leciti. Ammettiamo tutto ciò che riguarda il “sentire emotivo” e aiutiamo il/la bambino/a a gestire le reazioni che ne seguono. Come?
E se non mantengo una promessa?
Può succedere e non dev’essere un dramma, per cause di forza maggiore potremmo non rispettare la parola data o, seppur con in gioco tutte le nostre energie, potremmo fare un buco nell’acqua. L’adulto non è infallibile e questo è un dato di fatto importante che il/la bambino/a deve prima o poi riconoscere e imparare.
Quello che potrebbe succedere nel/la bambino/a di fronte ad una promessa infranta è il crescere di delusione, frustrazione e probabilmente anche rabbia. Non allarmiamoci. Sono emozioni e sentimenti interni alla sua persona e come tali sempre leciti. Ammettiamo tutto ciò che riguarda il “sentire emotivo” e aiutiamo il/la bambino/a a gestire le reazioni che ne seguono. Come?
- Mostrando il nostro dispiacere
- Esprimendo ciò che sentiamo
- Spiegando le ragioni di quanto accaduto.
“Mi dispiace davvero molto, capisco la tua rabbia, mi sentirei così anche io!”
“Ce l’ho messa davvero tutta ma purtroppo le cose sono andate diversamente, ti va se penso a qualcosa per rimediare?”
“Mi sento triste perché so quanto ci tenevi, voglio che tu sappia che io ci ho messo tutto il mio impegno”
Quando è il bambino a fare una promessa?
I/Le bambini/e processano i comportamenti degli adulti con cui vivono così da acquisirli e riproporli nelle loro relazioni.
Quanto più noi sappiamo essere fiduciosi e trasparenti con loro tanto più anche nel futuro questi rimarranno ingredienti importanti del rapporto costruito.
Oltre ad essere un buon esempio possiamo favorire e accompagnare l’uso di parole ed espressioni adeguate ricordando, quando necessario, il valore della promessa stessa e le azioni che comporta dare la propria parola.
Non diamo per scontato che il/la bambino/a sappia con certezza il senso di quanto sta dicendo e assicuriamoci che abbia ben capito quello che ne conseguirà; allo stesso tempo diamo valore alla sua decisione e apprezziamone l’audacia.
“sei sicura/o di questa promessa?”
“sai che ti devi impegnare con tutte le tue forze?”
“mi fido di te e delle tue parole!”
“sono felice di vederti così sicura/o!”
Può succedere che i/le bambini/e si dimentichino di aver promesso qualcosa o desiderino rimangiarsi la parola data.
Nel primo caso possiamo essere noi ad anticipare e ricordare l’accordo preso mentre nel secondo caso si può aprire un bel dialogo sulla fiducia reciproca e su quanto valore abbiano le nostre parole.
I/Le bambini/e di oggi sono gli adulti di domani e hanno bisogno di una guida sicura che li accompagni nell’arduo compito di crescere e conoscere il mondo che li/e circonda e noi genitori abbiamo la possibilità di conquistare la loro fiducia ogni giorno con un piccolo gesto quotidiano alla volta.
I/Le bambini/e di oggi sono gli adulti di domani e hanno bisogno di una guida sicura che li accompagni nell’arduo compito di crescere e conoscere il mondo che li/e circonda e noi genitori abbiamo la possibilità di conquistare la loro fiducia ogni giorno con un piccolo gesto quotidiano alla volta.