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Il primo bagnetto

Quando e come farlo al meglio
L’acqua è un elemento fondamentale della nostra vita, i/le bimbi/e sono immersi nel liquido amniotico per nove mesi, noi ne siamo costituiti per più della metà e la possibilità di essere accarezzati da un bagno caldo rappresenta una fonte di piacere per grandi e per piccoli. Anche piccolissimi/e!
Dopo il parto le puericultrici dell’ospedale consigliano di effettuare il primo bagnetto dopo che è caduto il moncone del cordone ombelicale, il quale di solito si secca dopo 10/15 giorni dalla nascita; questa accortezza deriva dal fatto che il contatto con l’acqua ne prolungherebbe la cicatrizzazione.
Soprattutto d’estate e con il caldo i genitori sentono la necessità di rinfrescare il/la proprio/a bambino/a e, avendo cura di rispettare determinate regole, il bagnetto si può trasformare in un momento veramente piacevole.
L’obiettivo principale non è tanto pulire il /la bimbo/a poiché, soprattutto i primi periodi, oltre ad un po’ di sudore e latte che può colare nelle pieghette del collo lui/lei non è sporchissimo/a, la vera mission è quella di regalare sia a grandi che piccini/e un momento di relax, di coccola e complicità. Per ottenere questo bastano semplici accorgimenti e attenzioni, poi piano piano vi farà capire lui/lei come ama fare il bagnetto, man mano che crescerà capirete anche voi qual è il momento più idoneo, cosa gli/le piace e cosa no.

Cosa serve per il primo bagnetto?
  • Trovate un momento della giornata in cui anche voi mamme e papà siete rilassati. Non c’è un orario migliore o peggiore, se volessimo fare una statistica però, ne deriverebbe che molti genitori fanno il bagnetto ai/lle propri/e bimbi/e prima di andare a dormire oppure la sera prima della poppata e/o della pappa. Questo ha sicuramente un significato pratico, i genitori sono presenti maggiormente alla conclusione della giornata di lavoro e poi il bagnetto costituisce un momento di rilassamento, per cui può favorire, in quest’ottica, anche il sonno notturno.
  • L’acqua deve stare ad una temperatura di circa 37 gradi, ma non c’è bisogno del termometro, il buon vecchio metodo della nonna funziona sempre: immergete il gomito, è un punto sensibile e se non vi scotta e non percepite freddo vuol dire che va bene.
  • Anche l’ambiente esterno deve essere della giusta temperatura per evitare troppi sbalzi termici, di solito va bene sui 20/22 gradi. Il/La neonato/a non ha ancora affinato il meccanismo della termoregolazione per cui state attenti/e a non fargli/le prendere freddo, soprattutto d’inverno.
  • Potete acquistare delle vaschette idonee (in commercio se ne trovano diverse) oppure utilizzare quella inserita nel fasciatoio o ancora usufruire del lavabo presente in bagno (finché ci entra), l’importante è che siate sicuri voi, il/la vostro bimbo/a lo percepirà.
  • Per i primissimi periodi può essere sufficiente solo l’acqua, poi potrete premunirvi di prodotti specifici neutri per la primissima infanzia come gli amidi (di riso e di mais) o l’avena colloidale. In seguito potrete anche adoperare dei prodotti oleosi, l’importante è che non contengano saponi aggressivi poiché la pelle del/lla neonato/a è delicatissima e non si può alterare il suo equilibrio epidermico.
  • Una cosa scontata, ma forse è bene sottolinearla: preparate tutto ciò che serve prima dell’inizio del bagno poiché alla fine dovrete avere tutto a disposizione (vestiti, asciugamani, pannolini) per non lasciare il/la piccolo/a neanche 5 secondi da solo/a per prendere ad esempio il body che è nella cameretta a fianco.

Come effettuare il primo bagnetto?
Una volta preparato tutto potrete cominciare questa “coccola d’acqua”.
Potrete immergere il/la vostro/a bambino/a piano piano, molto delicatamente, magari all’inizio può essere avvolto in un asciugamanino per non sentirsi di getto tutto/a nudo/a e poi fate sentire l’acqua che gli/le bagna prima i piedini, poi le gambe e poi il resto. Dovrete sostenerlo/a con il vostro avambraccio che passa dietro la sua testa e le spalle in modo che si senta sicuro/a, con l’altra mano potrete piano piano cominciare a lavarlo/a.

Ciò che è fondamentale è il vostro approccio: parlategli/le sempre, in modo pacato, la voce deve accompagnare la dolcezza dei gesti, sorridete e non abbiate mai fretta (soprattutto se vedete che apprezza molto questo momento con voi). La carezza in acqua unita alla voce amorevole del genitore rappresenta una fonte di piacere veramente grande per un/a bimbo/a.
Nei primi periodi il bagnetto però non può protrarsi troppo per evitare che l’acqua si raffreddi e vostro/a figlio/a si senta a disagio, diciamo che cinque minuti possono essere sufficienti, poi dopo i tre/quattro mesi potrete allungare i tempi, magari inserendo dei piccoli giochini nella vaschetta per farlo/a divertire di più.

Non disperate se il primo bagnetto si trasforma in un pianto, può capitare, forse non era la circostanza giusta o il/la vostro/a piccolino/a in quel momento non era predisposto/a, o forse aveva altre esigenze (fame, sonno…) ma non demordete, sarà difficile che le volte successive non apprezzi un bagnetto rilassante.
Una volta terminato il bagnetto potrete asciugarlo/a delicatamente, tamponando la sua pelle con un asciugamano morbido e se proprio volete prolungare il piacere potrete aggiungere qualche altro minuto di coccola facendo un leggero massaggio.
Il “tocco” verso i/le bambini/e (così viene denominata nella psicologia perinatale la serie di carezze e stimolazioni tattili rivolti ad un/a neonato/a) è di fondamentale importanza: la recente letteratura scientifica in merito mette in evidenza come i/le bambini/e che sono stati fin da subito accarezzati/e, coccolati/e e massaggiati/e hanno probabilità più elevate di ottenere benefici a livello di sviluppo motorio, cognitivo e sociale.

Un aspetto importante del primo bagnetto è dato dalla possibilità di poter condividere quella mezz’oretta di “coccola d’acqua” con mamma e/o papà e ciò può diventare qualcosa che il/la bambino/a impara ad aspettarsi durante l’arco della giornata, assume cioè la dimensione della ritualità, punto questo dotato di un valore assolutamente significativo poiché predispone vostro/a figlio/a al momento successivo che può essere, come dicevamo sopra, quello della nanna o della cena e insegna quindi mano a mano anche la scansione del tempo e della giornata.
I rituali sono molto importanti per i/le bimbi/e, se uno di essi diventa il bagnetto sarà qualcosa di pienamente positivo, sia per lui/lei che per voi.
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