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Mamma mia che emozione!

Come sintonizzarsi con i bisogni del/la bambino/a nella prima infanzia
I primi passi, la prima pappa, le prime parole, quante emozioni nei primi anni di vita! Ricordate quante volte vi siete emozionati insieme ai/alle vostri/e piccolini/e? A cosa servono queste forti emozioni e che ruolo hanno nella crescita del/la bambino/a?
Le prime interazioni tra genitori e figli/e sono importantissime per la crescita in quanto creano un bagaglio di esperienze e di abilità socio emotive che il/la bambino/a metterà in campo non solo nella propria infanzia ma anche in età adulta. Contrariamente a quanto ritenuto in passato, i bambini e le bambine sin dalla nascita e anzi, già nel periodo prenatale, presentano una predisposizione ad interagire con il mondo circostante.
In particolare, sin dalla nascita è possibile notare come le emozioni rivestano un ruolo cruciale nella comunicazione con l’adulto ed in particolare con le figure di accudimento. Molteplici stati emotivi e con diverse sfaccettature nascono dall’interazione con i caregiver, ma come descrivere tale relazione?
Se osserviamo l’interazione tra adulto e neonato/a ci si accorge di come ci sia un ritmo, una danza, una sintonia comunicativa che è fatta non tanto di parole ma di emozioni. Si tratta infatti principalmente di un’interazione emotiva, caratterizzata dallo sguardo, dalla voce, dal sorriso, dai movimenti, dalle espressioni facciali e da tutti gli aspetti espressivi che manifestano le grandi emozioni che adulto e bambino/a vivono stando insieme.

La sintonizzazione emotiva è fondamentale per il benessere dei/delle bambini/e e quindi per la loro salute fisica, psichica e sociale.

Ma cosa vuol dire “sintonizzarsi”?
Vuol dire non solo scambiare informazioni ma anche comprenderne il significato, vuol dire ad esempio: “Sono con te, sono attento ai bisogni che mi stai comunicando e me ne prendo cura”.
Le emozioni sono molteplici, possono variare di intensità (arousal), e di valenza (possono essere piacevoli o spiacevoli), ma tutte le emozioni sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo di un/a bambino/a. Inoltre, i/le bambini/e non esprimono tutti allo stesso modo le proprie emozioni ed è importante perciò andare oltre, ovvero chiederci cosa si cela dietro a una specifica reazione? Spesso per l’adulto il comportamento del/la proprio/a bambino/a ha un specifico significato ma spesso accade che per il/la bambino/a quel determinato comportamento abbia invece un significato del tutto diverso e sia la manifestazione di un bisogno molto spesso relativo alla dimensione emotiva.

Come ascoltare i bisogni del/la bambino/a, e perché è così importante farlo nella primissima infanzia?
Sono ormai evidenti e corpose le evidenze scientifiche che mostrano come i primi 1000, il periodo compreso tra il concepimento e i 2 anni circa di vita del/la bambino/a, siano una fase di vita caratterizzata da un’elevatissima plasticità cerebrale. In altre parole, tutte le esperienze che accadono in questo periodo di sviluppo hanno un elevato impatto nello sviluppo e nella salute dei/delle piccoli/e di oggi e degli adulti di domani.
Tuttavia accade di frequente che i genitori soffermino la loro attenzione maggiormente sull’aspetto tecnico delle cose “fare” che siano attività, lavoretti, giochi da fare insieme. Ad esempio, come manipolare gli oggetti per completare quel lavoretto o per finire quella torre altissima.

Ma siamo attenti in modo appropriato alle emozioni che provano, a ciò che ci stanno comunicando i/le bambini/e mentre costruiscono quella torre?
È fondamentale che i genitori e le figure di accudimento siano attenti ad osservare, ascoltare e accogliere emotivamente ciò che i/le bambini/e ci comunicano attraverso un linguaggio che può essere anche quello non verbale. Gli aspetti emotivi vengono spesso trascurati rispetto a quelli più propriamente cognitivi. Può essere utile pensare alle emozioni come a delle “mappe”, che consentono ai bambini e alle bambine di comprendere il mondo.
Le emozioni infatti forniscono informazioni sul come stiamo nell’ambiente in cui viviamo e i genitori rivestono un ruolo fondamentale nell’accompagnare i/le propri/e figli/e a conoscere esprimere e regolare le emozioni che nascono nell’esplorare un mondo, che per i/le bambini/e ancor di più, è ancora tutto da scoprire!
È importantissimo quindi che gli adulti assumano un ruolo attivo nell’accompagnare e sostenere lo sviluppo delle competenze emotive dei/delle propri/e piccoli/e in quanto saranno di fondamentale aiuto e preziosa risorsa per tutta la vita!

Siete pronti a sintonizzarvi con il vostro bambino o la vostra bambina? Si?
Allora siate semplicemente voi stessi e aprite mente e cuore per dar spazio alle vostre e alle sue emozioni.

 

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