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Quanti regali!

Come gestire i regali di Natale per i/le bambini/e
Regali! Regali! Regali! Avete presente l’emozione dei/lle bambini/e quando si avvicina il Natale?
Ecco questo è il momento dell’anno in cui questa eccitazione diventa palpabile, sicuramente stimolata anche dalle pubblicità, dalla famosa letterina per Babbo Natale e dalla richiesta che di solito loro sentono in questi giorni: “Che cosa vorresti per Natale?”.
La tradizione dello scambio dei doni è molto antica e quando pensiamo al Natale spesso ci viene in mente l’albero tutto addobbato, impreziosito ai suoi piedi con scatole luccicanti di carta rossa, colorata e dorata. Per i/le vostri/e figli/e rappresenta un momento magico…in realtà anche per i/le bambini/e nascosti/e negli adulti ormai grandi!
Ma come gestire tutti i regali? Quanti e quali possono essere i doni più
giusti per i/le vostri/e bimbi/e? Proviamo a parlarne insieme e a darci qualche spunto di riflessione.

Il senso del regalo
Quando si decide di fare un dono in realtà si parte molto prima dell’acquisto dell’oggetto in questione. Non è semplicemente far passare un prodotto da un proprietario all’altro, ma rappresenta qualcosa di più profondo.
Quello che ne è alla base è sicuramente il PENSIERO verso qualcuno di importante e la capacità di mettersi nei suoi panni, non a caso spesso le parole
dono e regalo possono essere sostituite da pensiero (esiste la bellissima espressione “portare un pensiero!”). Nel regalare quindi qualcosa ai/lle bimbi/e ci deve essere prima di tutto questo messaggio: è un modo per far capire che li/le abbiamo pensati/e, che li/le abbiamo a cuore e che, con il nostro “pensiero”, vogliamo far capire loro quanto siamo affezionati.
Con la complicità però di una società a volte troppo consumistica questo aspetto può venir confuso con una falsa equazione matematica: tanto più il regalo è grande (e dispendioso) tanto più si vuole bene, ovviamente questo non è assolutamente vero e i genitori hanno il compito di educare i/le propri/e bambini/e ad accogliere fin da piccoli/e il senso vero del donare e cioè: “io ti penso e sono affezionato a te”.

Altro aspetto fondamentale del regalo è la
SORPRESA, questa rappresenta una delle emozioni primarie ed è quella che scatena nell’individuo un’attivazione positiva nella ricerca di ciò che trova intorno a sé: poter scartare qualcosa di cui non si immagina il contenuto permette di provare una bella emozione “positiva”, questa incuriosisce e permette ai/lle bimbi/e di stimolare l’osservazione e la richiesta di informazioni (“Ma come funziona questo gioco? Ma dove lo
avete preso? Ma ci possiamo giocare insieme?).

Altro aspetto fondamentale è la PARTECIPAZIONE: qualsiasi dono andrebbe scartato in compagnia della persona che lo ha regalato, sia per vedere le reazioni sui volti, sia per condividere un momento di gioia, affetto e calore umano. Per questo motivo occorre prendersi del tempo, fare in modo che
tra chi riceve e chi dona possa esserci uno spazio sufficiente per ringraziarsi, per parlarsi e (perché no?) per giocare insieme!

Quali e quanti regali per i bambini e le bambine?
Non esiste una regola rigida che possa essere usata come risposta a questa domanda, ma sicuramente l’accordo dei genitori è un buon inizio, nel senso che dovrebbero essere loro ad “orientare” gli altri su quali e quanti tipi di regali possono ricevere i/le loro bimbi/e. Spesso raccordare le idee di nonni, zii, parenti ed amici non è proprio facile e non è detto che voi genitori dobbiate per forza vincolarli ad un regalo specifico, semplicemente il mettersi d’accordo può
evitare il rischio di far ricevere ai/lle bambini/e troppi giochi o dei doppioni.

A volte poi capita che il/la bambino/a non sia soddisfatto di ciò che ha ricevuto e lo faccia capire espressamente, sarebbe utile aiutare i/le vostri/e figlie ad apprezzare fin da piccoli/e più il gesto del dono che l’effettivo oggetto, in modo che riescano piano piano anche loro a cogliere il significato profondo di cui parlavamo sopra.

Oggi rispetto al passato c’è una maggiore disponibilità di tipologia di giochi
(classici, interattivi, di manipolazione, di costruzione, sonori, musicali, quiz) e i bambini sono inevitabilmente influenzati da ciò che vedono e sentono, per cui poter scegliere ciò che va bene potrebbe essere complicato. Il buon senso porta ovviamente ad individuare qualcosa che possa essere divertente e/o istruttivo da un lato, ma anche fruibile nel tempo, altrimenti si rischia che il/la bambino/a si stanchi subito e abbandoni il gioco.
Questo aspetto potrebbe essere racchiuso in una frase: "meglio pochi ma
buoni", meglio quindi fare dei “regali-pensieri” che possano essere in linea con l’età e le attitudini dei/lle vostri/e bimbi/e e che siano allo stesso tempo capaci di creare quella sorpresa e curiosità di cui abbiamo parlato, che li/le stimolino quindi a proseguire il gioco per un periodo prolungato e non esiguo.

Piccolo vademecum per genitori alle prese con i regali natalizi
- I/Le bimbi/e chiedono sicuramente doni, ma quello a cui aspirano è la possibilità di giocarci insieme.

- Create voi un bigliettino con una frase carina, un disegno fatto da voi… se i/le vostri/e bimbi/e ancora non sanno leggere sicuramente sapranno riconoscere qualcosa ideato dalle vostre mani.

- Trovate una ritualità nello scartare il regalo (tutti insieme, con qualche stornello di sottofondo, create l’atmosfera, improvvisate qualche scenetta, annunciate il regalo con qualche battuta scherzosa, i/le vostri/e bimbi/e ricorderanno sicuramente il gioco di quel Natale, ma anche quanto babbo o mamma hanno fatto ridere facendo così!)

- Fate partecipare i/le vostri/e bimbi/e ai regali di Natale per nonni, zii ed amici, impareranno sul campo cosa significa donare.

- Coinvolgeteli/e anche nell’impacchettamento: non verranno decorazioni perfette, ma sicuramente si creerà un bel momento di condivisione!

- Se ci sono più regali per lui o lei fate in modo che il/la bimbo/a possa dedicare del tempo ad ognuno di loro, in modo che si possa gustare la qualità del momento e non la quantità.

- Siate voi per primi a dare il buon esempio: ringraziate anche quando le aspettative risultano un po’ deluse, perchè poter “insegnare” la gratitudine è un processo che richiede del tempo, ma di sicuro è molto importante!

- Ricordate che l’equazione matematica regali grandi = grande affetto non esiste!

Questi ovviamente sono solo spunti di riflessione, ogni genitore sceglie quali e quanti regali può donare al/la proprio/a bambino/a, ma non dimenticate di scegliere il gioco più bello: il TEMPO!

Buon divertimento a tutti voi!
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