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Auguri in Pixel Art!

Come creare un biglietto di auguri di Natale originale

Il Natale è alle porte! Siamo tutti impegnati nella frenetica corsa all’acquisto degli ultimi regali: per la mamma, fatto! al papà, ancora no! la nonna, si! la sorellina, si!… ma poi, alla fine, ci dimentichiamo sempre di comprare il biglietto di auguri per ciascuno di loro, e ci riduciamo così a prendere una classica busta per le lettere ed infilarci dentro un semplice foglio di carta con scritto “Tanti auguri di Buon Natale”, perché privi di idee fantasiose e creative.


In realtà, basta veramente poco per essere originali e creativi. Anche se non siamo illustri poeti o grandi artisti, possiamo rendere unici e personalizzati i nostri biglietti di auguri con frasi ed immagini realizzate nello stile della “Pixel Art“!


Pixel… che?! Piano, piano, partiamo dalle basi. Sapete che cos’è il Pixel? La parola pixel è composta da due parole inglesi: PIX- sta per Picture, immagine, ed -EL invece per Element, elemento. Un pixel è quindi l’elemento fondamentale che compone un’immagine digitale. È la parte più piccola in cui potremmo dividere una qualsiasi immagine riprodotta su un dispositivo digitale. Qualsiasi cosa vediamo riprodotta su uno schermo elettronico è in realtà una grande griglia rettangolare (o quadrata) formata da tantissimi quadratini colorati affiancati tra loro: i pixel, appunto. Ogni pixel può avere uno ed un solo colore!

Il numero di pixel visualizzati, sia orizzontalmente che verticalmente, viene identificato con il termine risoluzione grafica; essa indica la dimensione dell’area di un’immagine digitale, ne determina il rapporto di aspetto (o aspect ratio) e quanto questa sia ben definita: un’immagine con pochi pixel avrà bordi più spezzati e un dettaglio minore.
Possiamo avere così immagini con risoluzione 32x32 px, o 128x128 px, entrambe con formato [1:1], come le icone presenti sul desktop dei PC; oppure risoluzioni di 1920x1080 px, in [16:9] widescreen, come gli schermi della maggior parte dei computer portatili; fino ad arrivare a risoluzioni molto alte come il 4k, 3840x2160 px [16:9], che è oggi lo standard più diffuso dei nuovi televisori ad alta risoluzione.

Con gli anni, sia le immagini, che i dispositivi per riprodurle, sono avanzati tecnologicamente per aumentare sempre più la qualità.

Ad esempio un vecchio Game Boy Advance, console portatile del 2001, aveva solamente 240x160 pixel; un qualunque telefono del giorno d’oggi ne ha almeno 1920x1080!


La “Pixel Art” si riferisce quindi a un tipo particolare di immagini digitali, ovvero quelle create tramite un’attenta disposizione di pochissimi pixel, scegliendo a mano ogni singolo quadratino. Ciò che identifica la pixel art è il suo stile visivo unico, in cui i singoli pixel costituiscono i punti che compongono l’immagine. L’effetto è uno stile visivo molto simile a quello dell’arte del mosaico, del punto croce e di altri tipi di tecniche di ricamo. Quindi, quadratino dopo quadratino, si va a creare la propria opera d’arte con qualsiasi dimensione e su qualsiasi tema anche natalizio.

 

 

                            

 

 

 

 

 

 

Coding e Pixel Art
Pensare e poi creare un fantastico biglietto d’auguri in Pixel Art è soltanto il primo passo. Il passaggio successivo potrebbe essere creare un biglietto criptato, o meglio codificato, andando a sperimentare il coding abbinato alla Pixel Art, quello che spesso viene chiamato coding a quadretti.
In questo modo anziché inviare l’immagine pixellata, si invia una sequenza di istruzioni precise e dettagliate, cioè l’algoritmo per disegnare l’immagine. Sarà colui che riceve il biglietto a dover eseguire il codice e scoprire il disegno nascosto nell’algoritmo.

Questo è quello che viene chiamato Coding Unplugged, ovvero la programmazione scollegata dalla rete, senza l’ausilio di un PC o di un dispositivo digitale, ma utilizzando solo carta e penna.
Come funziona? Il tutto sta nello scegliere il codice e le regole che lo governano, prendendo istruzioni comprensibili ed eseguibili in maniera universale, senza equivoci.
La prima soluzione potrebbe essere utilizzare una serie di frecce, ognuna delle quali esegue un’azione specifica (Figura 6). Si decide quindi una sequenza di colori prestabilita e si programma riga per riga il codice risolutivo per disegnare un oggetto. Arrivati a fine riga bisogna però considerare il fatto di dover andare a capo e tornare al primo pixel della riga successiva, con lo stesso meccanismo con cui funzionano le vecchie macchine da scrivere (Figura 7).

   Figura 6

                                                                                   Figura 7

 

La seconda tecnica è più semplice, ed è la soluzione migliore per iniziare: semplicemente si vanno a contare i pixel dello stesso colore e si scrive la sequenza riga per riga. Basterà quindi seguire le indicazioni per ottenere il disegno nascosto.

 

                                                                                       Figura 8

                  

                                                                                    Figura 9

 

                                                                                  Figura 10

 

 

Ora tocca a voi! Provate a decifrare il codice della Figura 11: andate con calma e contate bene i quadretti. Poi, inventate il vostro personale biglietto di auguri e inviatelo a chi volete. Buon divertimento!

    

                                                                                 Figura 11

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