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Geometria e origami

Gli origami come strumento educativo
Le origini degli Origami
La parola “origami” viene dall’unione dei due termini giapponesi oru (piegare) e kami (carta) e sta ad indicare l’antichissima arte di piegare la carta fino a ottenere figure di vario tipo, senza l’utilizzo di forbici e colla. La nascita di questa pratica risale alla cultura giapponese e ha legami con la religione shintoista: i primi origami erano costituiti da alcune strisce di carta piegate legate a un filo o a una bacchetta di legno e venivano utilizzati per delimitare gli spazi sacri. Inoltre il processo di creazione della carta richiama un’idea molto presente nella cultura orientale, quello della continua trasformazione delle cose: per fabbricare la carta occorre che alcuni materiali vegetali vengano macerati per rinascere sotto una nuova forma e dare vita a un nuovo materiale.
Inizialmente quindi gli origami erano utilizzati solo dai monaci per le pratiche religiose e consistevano quasi esclusivamente in modelli astratti. Con il passare del tempo l’arte si diffuse e si passò dalle simbolizzazioni più astratte a origami più figurativi (come animali e fiori), fino ad arrivare al simbolo internazionale dell’origami: la gru. Quest’uccello secondo i miti giapponesi può vivere mille anni e quindi l’origami che lo raffigura è simbolo di salute, felicità e benessere e viene spesso regalato alle coppie che si sposano, alle famiglie e alle persone care.

Gli origami come strumento educativo: le Tessere di Fröebel
Fu un noto pedagogista tedesco, Friedrich Fröebel, a intuire la versatilità di quest’arte antica anche in ambito educativo e scolastico. Egli la utilizzò per far apprendere ai suoi studenti alcune regole di geometria elementare, contribuendo ad accrescere la loro creatività e rendendo l’apprendimento più piacevole. Una delle sue creazioni più note è il gioco delle Tessere di Fröebel, il quale permette di realizzare migliaia di forme diverse partendo da un quadrato di base. Vediamo come realizzarlo!
  • Prendi un foglio di carta di dimensioni 15x15 cm, meglio se con una faccia bianca e una colorata.

  • Piega il foglio portando il lato inferiore su quello superiore.

  • Ruota il foglio piegato di 180° e piega solo la parte in superficie dal basso verso il margine in alto, poi riapri (si sarà formata una linea nel mezzo). Ribalta il foglio e ripeti la stessa operazione.

  • Ristendi nuovamente il foglio: si dovrebbero essere formate tre pieghe orizzontali!

  • Ruota il foglio aperto di 90° gradi e ripeti tutte le operazioni (formeranno le linee verticali): devi ottenere una scacchiera di 16 piccoli quadratini.

  • Ruota il foglio mettendo uno dei vertici verso di te e porta la punta sul vertice diametralmente opposto (si forma un triangolo). Ripeti la stessa operazione con il vertice sulla destra della figura, portandolo su quello a sinistra.

       

  • Riapri il foglio e ribaltalo su se stesso. Ora prendi il vertice in basso e porta la punta sul centro della figura. Ripeti la stessa operazione con tutti e quattro i vertici.

  • Riapri e ribalta il foglio, mettendo il lato alla base e piega le due ali laterali verso il centro.

  • Chiudi le due ali in basso e quelle in alto in modo da formare quattro quadratini. Ecco ottenuta la base quadrata di Fröebel!

  • Per realizzare una delle possibili prosecuzioni dell’origami piega i quattro vertici al centro verso i corrispondenti vertici all’esterno.

  • Ora prendi i vertici laterali di ciascun quadrato e ripiegali nascondendoli verso l’interno, formando quattro esagoni.

Questo è solo un esempio di come si può sviluppare l’origami partendo dalla base quadrata, ma… libero spazio alla fantasia! Si possono creare moltissime figure diverse sfruttando il doppio colore della carta e ripiegando in vari modi i quattro quadratini realizzati.

Percorsi didattici fra geometria e origami
La manipolazione della carta nella realizzazione di origami permette di vedere, studiare e toccare fisicamente moltissimi elementi e figure della geometria (angoli, vertici, lati, simmetrie, proprietà delle figure), rendendo più immediata e “concreta” la comprensione di alcuni concetti che spesso rimangono astratti nella mente e nei quaderni di scuola degli studenti.
I percorsi per affrontare le attività didattiche possono muovere da due punti di partenza differenti (che implicano a loro volta due livelli di difficoltà diversi):

  • La creazione di un origami e successivamente l’analisi degli elementi geometrici che si vengono a creare passaggio dopo passaggio e nel risultato finale (misurazione di angoli, individuazione di figure e simmetrie, ecc.)
  • L’analisi degli elementi geometrici e delle proprietà delle figure necessari per la realizzazione di un origami.

Per un livello di difficoltà maggiore si possono anche realizzare figure solide (cubo, parallelepipedo, prisma, ecc.) per scoprirne le proprietà e le relazioni tra loro. Per le costruzioni geometriche regolari possiamo anche fare ricorso ai cosiddetti “origami modulari”, ossia figure realizzate attraverso la combinazione di più pezzetti uguali, chiamati moduli.
La realizzazione di origami offre moltissimi spunti e vantaggi per bambini, ragazzi e adulti: aiuta lo sviluppo della coordinazione fino-motoria (il collegamento mente-mano-occhio che si utilizza per i lavori di precisione), inoltre è un’attività creativa, ma anche di ragionamento e di logica che stimola l’interesse dei ragazzi e allena la concentrazione.

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