Cos'è e come è presente nelle nostre vite
Se c’è un argomento di cui abbiamo sentito parlare sempre di più negli ultimi anni, e in particolare negli ultimi mesi, è quello dell’intelligenza artificiale. Questa tecnologia è infatti presente nelle nostre vite, ma spesso e volentieri più di quanto potremmo immaginare. Il primo pensiero salta sicuramente agli assistenti vocali che ormai tutte le maggiori aziende ci stanno offrendo, dall’assistente di Google ad Alexa di Amazon.
È però vero che questa definizione racchiude molte più tecnologie ed altrettanti utilizzi, alcuni dei quali sono ancora in fase di scoperta! Ma partiamo dalla base…
Un’Intelligenza Artificiale è in generale un qualunque sistema che nasce con l’intento di imitare il pensiero umano; ad esempio un assistente vocale che cerca di interagire con noi come lo farebbe un altro individuo.
Più nel dettaglio si parla di Machine Learning quando questi sistemi imparano ad imitare i nostri comportamenti attraverso una grande quantità di esempi strutturati che andiamo a fornire loro. Un’applicazione del Machine Learning potrebbe essere quella di mandare in pasto al nostro algoritmo una gran quantità di immagini che ritraggono un leone, nell’ottica di fargli riconoscere l’immagine di un nuovo leone quando ne vedrà uno. Questo processo è generalmente chiamato addestramento ed è essenziale affinché il nostro algoritmo inizi a funzionare.
Ad un livello molto più complesso agisce invece il Deep Learning, un tipo di algoritmo questa volta che non richiede un addestramento mediante dati strutturati, perché è in grado di identificare autonomamente le caratteristiche distintive dei dati che gli vengono forniti. Questa procedura è chiaramente molto più complessa e costosa e viene quindi utilizzata generalmente solo per compiti estremamente difficili.
Ma veniamo a degli esempi pratici…
Tra le Intelligenze Artificiali con cui più siamo abituati a collaborare sicuramente troviamo quelle di servizi come Spotify, Amazon o Netflix. In generale parliamo di tutti quei servizi che una volta analizzato il nostro comportamento per un breve periodo tentano (spesso con ottimi risultati) di fare previsioni sui nostri interessi, consigliandoci una nuova band, un film appena uscito o l’acquisto di un articolo di cui non sapevamo neanche dell’esistenza, ma che con ottime probabilità ci farà assolutamente gola.
Un altro campo in cui questi fantascientifici algoritmi si sono solo recentemente cimentati è quello dell’arte. Software come Dall-E, MidJourney e molti altri stanno lavorando sulla realizzazione di vere e proprie opere d’arte che spaziano dalla pittura, alla fotografia, alla modellazione 3d e a qualsiasi altra tecnica ci possa venire in mente. Sono infatti in grado di realizzare qualunque immagine in pochi secondi semplicemente leggendo un piccolo testo in cui viene descritto il risultato che ci si aspetta.
Figura 1 “a young girl with long blonde hair sitting on a bridge over a railroad next to a canal with ducks swimming in it, painted by edward hopper”
Sottolineata quindi l’enorme diffusione di questa tecnologia viene da sé l’importanza di comprenderla nel suo funzionamento così da non lasciarsi incantare solo dai risultati sorprendenti.
Grazie a numerosi servizi come il Machine Learning for Kids, lo stesso Dall-E, Google Experiments, Autodraw e molti altri è già possibile (e divertente!) portare questo mondo affascinante all’interno della didattica, partendo da un utilizzo più consapevole di questi algoritmi fino ad arrivare a capirne davvero il funzionamento e a crearne e addestrarne di nuovi!