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Una gita al museo

Come rendere l'esperienza attrattiva per i/le bambini/e 
Spesso si pensa che i musei siano luoghi freddi, “chiusi” e datati, quasi polverosi, oramai superati e non in linea coi tempi, in cui è vietato toccare ma si può soltanto guardare; ed è anche facile pensare che le parole “musei” e “bambini/e” non possano stare insieme nella stessa frase.
Niente di più sbagliato!

Fortunatamente i musei hanno subito un processo di svecchiamento straordinario grazie anche alla rivoluzione digitale in atto e non sono più luoghi in cui i visitatori sono spettatori passivi che girano per le stanze osservando opere d’arte e oggetti esposti, ma i visitatori oggi possono fare molto di più! Possono essere protagonisti dell’esperienza museale e possono decidere cosa osservare, come e con chi, attraverso tantissimi laboratori e workshop (dedicati anche ai/lle bambini/e), per toccare con mano anche i fenomeni scientifici.
I musei sono diventati dei veri e propri centri di aggregazione per chi è da solo, in coppia o in famiglia, e di socializzazione dove lo scambio di idee, la sperimentazione e l’interattività sono messe in primo piano rispetto a tutto il resto. Sono a tutti gli effetti la soluzione perfetta per far avvicinare bambini/e e ragazzi/e al mondo dell’arte e della scienza, vivendo gli spazi museali come un luogo ludico e didattico al contempo.

I visitatori possono così animare digitalmente ad esempio grandi dinosauri e vederli muoversi per le stanze del museo grazie alla realtà aumentata; possono immergersi nelle vasche dell’acquario di Genova insieme a squali e lamantini grazie alla realtà virtuale; possono far sedimentare le informazioni apprese attraverso giochi e attività ludico-educative e possono soprattutto sperimentare la scienza utilizzandola, accompagnati e guidati da esperti del settore preparati e disponibili. I visitatori diventano veri protagonisti che vengono chiamati a rispondere e interpretare i fenomeni secondo le proprie conoscenze.

I moderni science-center sono luoghi in cui si sperimenta la scienza in prima persona con attività, laboratori e postazioni interattive.
Alcuni esempi?
Il Museo del Balì nelle Marche, il MUSE Museo delle Scienze di Trento, il MUBA e il Museo della scienza e della tecnologia di Milano, il Museo A come Ambiente di Torino, i Musei Tattili di Ancona, Bologna e Varese, la PInAC - Pinacoteca Internazionale dell’Età Evolutiva Aldo Cibaldi di Rezzato (BS), e tantissimi altri.

Questi musei rispecchiano la filosofia "hands-on" (“Vietato NON toccare!”) in cui l’imperativo è toccare le opere e promuovono la didattica museale attraverso il gioco e l’esperienza diretta. I/Le bambini/e possono così sperimentare, giocare, conoscere e imparare, visitando mostre temporanee oppure partecipando a laboratori/workshop, per un coinvolgimento a 360°. Questi musei hanno inoltre un occhio rivolto all’accessibilità intesa come obiettivo di diffondere la cultura anche a persone con disabilità di vario genere, mettendole nelle condizioni di poter fruire comunque dell’esperienza di visita.

Oltre alla ricerca, allo studio e alla conservazione, lo scopo dei musei moderni è proprio quello di puntare sull’educazione informale, con esperienza nei laboratori interattivi e nelle collezioni, focalizzate sulla scoperta. Il bello della scienza è scoprirla nei momenti più comuni della vita quotidiana in modo divertente, e l'interattività e l'esplorazione in prima persona sono una garanzia di coinvolgimento. Alla fine della permanenza in questi musei ogni visitatore si porterà via un approccio diverso alla scienza come naturale metodo di indagine del mondo circostante.
Musei virtuali e Virtual Tour
La pandemia da SARS-CoV-2 ha costretto la popolazione mondiale a rimanere chiusa nelle proprie abitazioni per moltissimo tempo, e l’ha costretta ancor di più a rinunciare a viaggi di piacere e di lavoro. Questo ha avuto un impatto notevole nel settore della cultura: musei e strutture ricettive culturali hanno avuto un picco al ribasso nel numero di visitatori e nella frequenza giornaliera. Se da un lato questo ha portato ad una crisi del settore dall’altro ha causato anche una forte digitalizzazione di questi luoghi (partita in realtà anche prima dell’arrivo del covid-19).

I grandi musei di tutto il mondo hanno infatti sviluppato le proprie versioni virtuali. Non una semplice digitalizzazione delle opere, ma una vera e propria ricostruzione digitale delle sale, dei monumenti e delle opere d’arte esposte. Comodamente seduti sul divano di casa o in classe o durante la pausa al lavoro il visitatore può camminare virtualmente nei corridoi del museo, attraversare le stanze, fermarsi ad osservare un dipinto, interagire con esso, magari animandolo e facendosi raccontare cosa rappresenta e quando è stato realizzato e così raggiungere luoghi e posti molto distanti in poco tempo e in maniera molto accessibile.

È vero che l’esperienza virtuale non è paragonabile in alcun modo all’esperienza reale, ma è comunque un buon modo per continuare a scoprire nuovi mondi, aggiornarsi, apprendere nuove informazioni, conoscere ed aumentare il proprio bagaglio culturale.
L’impossibilità di spostarsi è stata superata dalla possibilità di viaggiare virtualmente in quei luoghi tanto desiderati ma ancora mai visitati.
Virtual Tour tematici fai da te
Creare un virtual tour non è affatto qualcosa di complicato e estremamente tecnico. Ci sono degli ottimi strumenti gratuiti e accessibili a tutti che permettono di lavorare su scene sferiche e ambienti 3D, o anche su contenuti più tradizionali 2d, su cui inserire elementi interattivi per approfondire gli argomenti trattati. I risultati sono dei viaggi virtuali attraverso diverse scene in cui contenuti visivi si mischiano a contenuti audio e a testi narrativi o divulgativi.

È così che molte ragazze e ragazzi sviluppano le proprie personali gallerie d’arte interattive, mostrando ciò che hanno realizzato realmente (disegni, dipinti su tela, artefatti di legno, ecc.) o digitalmente (infografiche, oggetti 3D, fotomontaggi, disegni digitali, ecc.) e raccontando tematiche importanti, dando sfogo alla propria creatività ed esprimendosi nel modo che preferiscono e che sentono più vicino a loro.
Per divertirsi... imparando e crescendo!
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