Come le STEM si legano alla A di Arte
Oggi nella scuola e non solo si parla molto di STEM, di progetti, percorsi e attività legate a questo mondo. Da qualche tempo tuttavia la sigla STEM è stata superata a vantaggio del nuovo acronimo STEAM che va ad ampliare ulteriormente il già vasto mondo delle discipline coinvolte.
Innanzitutto per chi non avesse mai sentito questo termine, cosa vuol dire STEM? La sigla deriva dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics; è l’acronimo appunto di Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica ed è un termine che viene utilizzato per indicare i settori scientifico-tecnologici, le discipline a loro annesse e i relativi corsi di studio.
Ad oggi, l’approccio didattico attraverso le STEM rappresenta una revisione moderna delle metodologie didattiche e un rinnovamento del processo di insegnamento, il cui scopo è quello di integrare le discipline scientifiche con quelle umanistiche. Oramai poi si è introdotta anche la A di arte (Art) nella sigla per cui STEM diventa STEAM, e si va ad aggiungere anche questa ulteriore disciplina, combinando così scienza e arte, due campi che sono connessi tra loro per natura.
La “A” di Arte
Perché le STEAM? Perché rappresentano una risorsa importante per favorire il pensiero critico, il pensiero logico, il pensiero originale, la creatività e la capacità di lavorare in gruppo, per risolvere problemi e connettere le informazioni; inoltre, le attività STEAM sono attività fortemente inclusive, adatte soprattutto a studenti con bisogni educativi specifici.
Sono così importanti perché un approccio transdisciplinare all’insegnamento va a creare uno spazio aperto in cui gli/le studenti/esse superano la tradizionale classificazione in singole “materie” di ciò che hanno imparato e utilizzano invece tutte le conoscenze assimilate per risolvere problemi nei più svariati campi.
Inoltre creare connessioni tra la realtà concreta (situazioni e compiti di realtà) e le nozioni apprese rigorosamente dallo studio delle discipline tecnico-scientifiche favorisce lo sviluppo di tutte quelle competenze trasversali tanto amate e ricercate dal mondo del lavoro e non solo.
Il nuovo approccio di insegnamento basato sull’educazione STEM da solo potrebbe non bastare più a causa della crescente complessità della realtà: i problemi che oggi l’umanità si trova ad affrontare difficilmente possono essere risolti con l’applicazione di singole conoscenze, ma diventano affrontabili attraverso profili multidisciplinari che sanno unire più discipline per creare contaminazioni e generare cambiamento.
In questo caso l’arte è intesa quindi come scoperta e creazione, capacità di risolvere problemi percorrendo diverse strade, con un approccio sinergico tra materie scientifiche e umanistiche: l’apprendimento diventa interdisciplinare.
L’importanza dell’istruzione STEAM è stata sottolineata anche dall’Unione Europea e in Italia sono già attivi diversi progetti, come ad esempio i progetti del Ministero dell’Istruzione che hanno l’obiettivo di innovare il sistema educativo italiano attraverso la digitalizzazione. Occorre potenziare questo tipo di insegnamento fin dalle fasce d’età più basse, già a partire dalla scuola dell’infanzia, lavorando sulle competenze STEAM soprattutto delle bambine.
Non sono scarabocchi, alcune idee per attività STEAM
Di seguito troverai alcuni idee creative per far divertire bambini/e e ragazzi/e avvicinandoli/e al mondo dell’arte attraverso un approccio ludico, tecnologico ed anche maker.
- Scribbling machine: le macchinine che scarabocchiano sono un ottimo modo per approcciarsi ai principi dell’elettronica attraverso un’esperienza di tinkering legata all’arte. È bello scoprire come non sempre da ciò che è stato costruito in maniera perfetta e simmetrica si riesca ad ottenere poi un disegno variopinto e colorato. A volte più si è imprecisi e più la casualità ci offre qualcosa di unico e straordinario. Con semplici materiali di recupero (barattoli yogurt, bicchieri plastica, ecc.) e dei pennarelli, insieme a batterie e piccoli motorini DC, si possono costruire delle macchinine che muovendosi casualmente scarabocchiano il foglio sottostante: il movimento è generato dalla vibrazione causata da un non perfetto allineamento delle componenti in fase di assemblaggio. Le macchinine possono inoltre essere personalizzate e decorate e poi utilizzate anche per uno storytelling molto particolare e colorato.
- Pixel art e coding a quadretti: il coding unplugged su carta è sicuramente un ottimo modo per avvicinare anche i bambini più piccoli ai principi della programmazione, offrendo loro delle bellissime ricompense artistiche dopo lo sforzo della codifica e decodifica delle immagini. I quadretti del foglio diventano le unità spaziali da colorare, le freccette, i colori e i simboli il codice per “nascondere” i disegni. Solo la corretta decodifica svelerà il disegno pensato e codificato dal programmatore.
- Maschere di carnevale luminose: cosa c’è di più colorato e artistico del carnevale?! Proviamo a rendere questo periodo dell’anno un po’ più tecnologico utilizzando maschere di cartone o di materiale riciclato e luci led di vario colore. I bambini, costruendo e manipolando artefatti, sperimenteranno i principi dell’elettronica e si divertiranno un mondo a personalizzare il loro vestito di carnevale. Con delle semplici batterie a bottone e piccoli led, mono o multi colore, i bambini potranno costruire cappelli, maschere e wearables luminosi; comprenderanno la polarità delle batterie e dei componenti e i primi principi dei circuiti elettrici (collegamenti in serie, in parallelo e interruttori).
- Arte e geometria con i Mandala: partendo dalla riflessione e dallo studio delle figure geometriche regolari, si possono poi programmare robot educativi reali o virtuali, ed anche sprite virtuali (ad esempio in Scratch), per far disegnare loro le figure geometriche semplici e da quelle ottenere poi disegni più articolati fino a raggiungere delle vere e proprie opere d’arte come i Mandala: ripetizioni finite o infinite di una o più figure geometriche, regolari o irregolari, all’interno di una circonferenza.
- Opere d’arte interattive in VR e AR: costruire delle opere d’arte, dei dipinti, dei monumenti o degli edifici che siano interattivi incoraggia la conoscenza approfondita dell’opera in esame cercando informazioni su di essa e stimola l’uso di nuove tecnologie, sviluppando competenze digitali. La ricerca, l’approfondimento, la comprensione dell’opera e la realizzazione di una risorsa digitale interattiva che va a spiegare e raccontare l’opera stessa, stimolano le conoscenze artistiche e assieme quelle informatiche.
Se hai altre idee non esitare a sperimentare! Le parole chiave sono: progettazione, passione, condivisione e gioco.
Sperimenta, crea, collabora e divertiti!