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Gli scacchi e lo STEM

Tra problem solving e pensiero computazionale

Gli scacchi sono uno dei giochi più antichi della storia dell’umanità e dopo oltre un millennio di vita sono ancora in continua espansione. Con il rafforzamento delle infrastrutture della rete a internet e con l’evoluzione delle piattaforme streaming gli scacchi fioriscono di nuova linfa vitale: appassionati, esperti o neofiti da tutto il mondo possono ammirare i Gran Maestri (il più alto riconoscimento) scacchisti cimentarsi in partite contro i motori di gioco più competitivi o contro avversari del loro stesso calibro. Migliaia di persone da ogni parte del globo possono sfidare con un click altri utenti collegati.

Gli scacchi perdurano anche per un altro motivo, un motivo tra poesia e matematica. Il loro mondo, il mondo di quei 32 pezzi bianchi e neri, è un universo di sconfinate possibilità, varianti, combinazioni, di modi di approcciarsi differenti contro il nostro avversario: sono più le mosse possibili all’interno di una partita (10 alla 123, un numero con 123 zeri) che atomi nell’universo!
In che modo possiamo allora affrontare un così vasto numero di possibilità? Le strade percorribili sono due.

La prima prevede di imparare a memoria tutte le possibili aperture scacchistiche (l’apertura è la fase iniziale della partita in cui si dispongono sulla scacchiera i primi pezzi), strategia ottima contro i principianti ma facilmente leggibile da avversari di caratura maggiore.
L’altra via utilizza un approccio Steam, motivo per cui in alcuni stati europei gli scacchi sono diventati materia scolastica! Giocare a scacchi consiste nel saper “guardare” nel futuro, prevedere cosa potrebbe decidere il tuo avversario nelle prossime 10 mosse e quale contromisura effettuare. Studiare la strada migliore da percorrere e correggere i propri errori per vincere la partita è la base del problem solving e del pensiero computazionale. Sacrificare i pezzi più importanti, traendo anche in inganno il nostro sfidante, perché abbiamo intravisto un modo atipico per vincere la sfida rende ogni partita creativa ed affascinante. Quante battaglie, incontri fugaci, attacchi perforanti e difese impenetrabili avvengono in quel piccolo eppure così grande mondo, aiutando soprattutto i piccoli giocatori nell’ orientarsi nel piano cartesiano (ogni casella è localizzata da una definita coordinata), nella concentrazione e nella pazienza necessaria per portare a termine il gioco.

Gli scacchi insegnano anche l’etica sportiva e l’autocontrollo, il rispetto per l’avversario e il capire che soprattutto da una sconfitta possiamo imparare un’importante lezione e migliorare: gli scacchi sono un gioco in cui la meritocrazia prevale.

Online è semplice trovare siti in cui possiamo allenarci contro il computer (selezionando la difficoltà) o contro altri utente, ma non dimentichiamo mai il valore dell’incontro, degli sguardi e dei sorrisi dei nostri avversari, il poter toccare i pezzi e disporli sulle varie case. Esistono tanti circoli in cui potersi iscrivere e cominciare, iniziare a confrontarsi con i nostri compagni di partite e sviluppare la nostra capacità di ragionamento, di logica e di fantasia. Gli scacchi sono un mondo da scoprire.

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